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Kittie Kat Bang Bang < New Photostory Pictures by Mauro Nobilini 2009 > Kittie Kat Bang Bang > enter >entra


(Articolo tratto dalla rivista "MENSILE Bologna" n°3 di Luglio - Agosto 2007)


Mauro Nobilini
L'ARTE E' SINTESI DI CIO' CHE ACCADE


Molteplici esperienze. Dalla pubblicità alla moda, dalla grafica alla pittura.
Creando uno stile ibrido. Ispirato al cut-up.
Poi l'incontro con Sai Baba, durante un viaggio in India, e la scoperta della modella cinese Ling.
Due episodi che cambiano la vita dell'artista bolognese.
-------------------------
di Francesca Puddu


Mauro Nobilini nasce a Bologna nel 1957, figlio d'arte di Giovanni Nobilini.
Nel 1978 realizza con Federico Saggini il fumetto il pasto crudo".
Al 1979 risalgono le prime polaroid catodiche.
Nel 1981 espone "Popularoid" a "Electra Uno" al Palazzo Re Enzo di Bologna.
Al 1996 risale la prima stesura del romanzo "Il canto di loto".
Il 2001 è l'anno di "LING-KU", prime opere in computer art pubblicate nelle web pagine di Cyber Pisa, Tiscali Photogallery.
Nel 2003 Crea il sito ufficiale ARTLING Web Gallery.
Nel 2005 vince il I° premio per la categoria "computer grafica" del quinto concorso internazionale "18x24" di grafica, computer grafica, disegno e pittura.

Avrebbe voluto fare il cinema.
Fin da bambino, quando trascorreva le vacanze da alcuni suoi parenti, in Veneto.
<< Avevano un cinema (Kino Cavallino) a gestione familiare >>, racconta oggi sorridendo << dove proiettavano film in tedesco.
A 10, 12 anni salivo nella cabina di proiezione e guardavo da quel rettangolino pellicole in lingua delle quali non capivo nulla >>. Poi, finito lo spettacolo, stava a lui sistemare le pellicole. << Quando si riavvolge la pizza viene sempre tagliato un piccolo frammento, e io conservavo alcuni fotogrammi per collezione >>. Nulla sembra essere accaduto a caso nella vita di Mauro Nobilini. Perché quella passione del ragazzino, quei fotogrammi, tornano nella sua produzione artistica successiva.
Quasi per esserne cifra e "firma". A partire dalle tavole dei fumetti che Nobilini scrive e disegna appena uscito dall'Istituto d'Arte di Bologna. Il primo fumetto fu realizzato a quattro mani, con Federico Saggini un compagno di scuola, << veloce e bravo con le matite, mentre io ero, e sono, lento. Lentissimo >> ammette Nobilini. << Si trattava di un fumetto un pò punk e rockettaro e, nel '78, il punk non era certo una figura amata dall'area politicizzata a cui appartenevo. Portavo anch'io capelli lunghi e ricci. Il mio amico, invece era anomalo. Un tipo alla Lou Reed, con gli occhiali a specchio >>. Dopo il primo lavoro Nobilini comincia a "orbitare" nella galassia di Andrea Pazienza. << Conobbi Andrea al tempo delle sue prime storie di Pentothal >> ricorda. A metà degli anni '70. Si stava aprendo il decennio "magico" di Bologna. Dieci anni, dal 1976 al 1986, che hanno visto fiorire riviste come il Cannibale e Frigidaire e il genio del creatore di Zanardi. Ma erano anche gli anni delle "brutte storie", della sfrontatezza e della creatività di una generazione spazzata via dall'eroina. << Anni caratterizzati da riviste d'avanguardia per il fumetto >> afferma l'artista << che davano spazio a una sperimentazione ora abbandonata. Oggi siamo tornati alla tradizione, all'accademia ufficiale che ha escluoso e cancellato tutto ciò che non risponde ai canoni del fumetto puro >>. << Quando presentai i miei lavori ad Alter Linus >> continua << esclusero il fumetto dal mio futuro. Utilizzavo infatti fotogrammi rubati al cinema, pittura e immagini della moda, creando uno stile ibrido, ispirato al cut-up utilizzato da William Burroughs in letteratura >>. Dalle tavole Nobilini passa "naturalmente" alle tele. Senza che nessuno gli avesse insegnato a dipingere. << All'Istituto d'Arte mi hanno fatto , in un certo senso, regredire fino alla libertà sulla materia. Pastrocchiavo con colori e materiali. Quando, poi, ho recuperato la pittura, ho sentito che era innata. E ho scoperto che la tecnica che stavo utilizzando era quella usata dai maestri antichi >>. Perché il colore Nobilini non l'ottiene sulla tavolozza. Lo usa invece "per sovrapposizione di velature". Sulla tela, le forme prendono così corpo piano piano, strato dopo strato. Lentamente. In modo del tutto simile ai procedimenti utilizzati nella stampa per ottenere i colori con le "progressive". Nulla lasciato al caso, perché Nobilini ha sempre spaziato nelle arti applicate. Dedicandosi ora alla pubblicità, ora alla moda, ora alla grafica. << Queste diverse esperienze mi sono servite parecchio. Anche se - allarga le braccia - così facendo sono dovuto sempre ripartire da zero. Ora penso che sarebbe stato meglio farsi un nome prima di spaziare in altri campi, magari rischiando di essere imprigionato in quel settore >>. L'opera di Nobilini, la sua vita, le sue scelte sembrano piani che si intersecano. Dall'onnipresente cinema, che ritorna nei fotogrammi, (<< entravo nei cinema per scattare nel buio le foto, perché non esistevano ancora i dvd >>), agli incontri non casuali con persone, letture, autori. Rimandi, sincronie, coincidenze << che sono la prova di come i diversi piani dell'esistenza si congiungano attraverso l'arte. Il vero artista è come un medium >>. Una convinzione che è andata trasformandosi nel tempo in certezza. << Dopo tre giorni che non dormivo >> spiega, uno sguardo fermo e deciso << ero completamente intontito. Non sapevo più cosa stavo facendo, ma avvertivo che qualcosa in me aveva mantenuto una lucidità perfetta. Così presi alcuni libri di maestri tibetani che mi aveva suggerito un mio ex commilitone. Quella notte cominciai a trascrivere una sorta di cut-up, un collage fatto di frasi e spezzoni presi da testi diversi. Ho poi inventato un personaggio, in modo che facesse da filo rosso alla struttura, sistemata da Franco "Bifo" Berardi e ne venne fuori una storia interessante >>. Poi giunse la fine dell'edonismo reganiano. In Italia, la Milano da bere socialista era il velo dietro il quale si celavano corruzione e malaffare. << In quegli anni accantonai l'arte >> confida il pittore << per dedicarmi a una ricerca spirituale >>. Nobilini così comincia a dipingere i volti di alcune guide orientali, tra cui Sai Baba, che incontrò personalmente durante un viaggio in India. Una pittura che, in realtà, era esercizio e pratica spirituale. << In grado di mettere l'artista in stretta connessione con l'energia profusa dal maestro >>. Successivamente, sempre nella catena di eventi, il pittore incontra un maestro tibetano che raggiunge per un ritiro sul monte Amiata. Un luogo frequentato anche da tedeschi e inglesi. E proprio lì, sfogliando una rivista tedesca rimane folgorato da una piccolissima foto in bianco e nero. La ingrandisce e la rende a colori. Fu così che la modella di origine cinese Ling divenne musa inconsapevole della sua opera. << Quella foto mi ha permesso - continua - di iniziare un'indagine per conoscere il suo nome. Chi era. Scoprii il suo nome, Ling, che significa fanciulla sciamana, medium. Ling ku, come il tamburo dello sciamano, in senso letterale arcaico. Oppure, per la poesia e la letteratura cinese, "valli incantate". Grazie a quel piccolo ritaglio di giornale, avevo scoperto un mondo >>. Del resto "arte" per Mauro Nobilini è il frutto di un raccogliere e digerire cose, eventi, particolari che sembrano banali. proprio come sembra anticipare un tantra dello Zògqen che l'artista trova e legge sfogliando uno dei tanti volumi della sua libreria. Accarezzando con le dita i caratteri tipografici. "Come un' ape cerca il nettare da tutti i tipi di fiore - recita il frammento - si cerchino gli insegnamenti dovunque; come un cervo che va a trovare un posto tranquillo per pascolare, si cerchi la solitudine, per digerire tutto quello che si è raccolto. Come un pazzo, al di là di ogni limite, si vada ovunque piaccia, vivendo come il leone, libero da tutte le paure". Il mondo è una via di conoscenza, l'arte un'esperienza totalizzante. A Ling ku, Nobilini dedica un intero ciclo di opere, questa volta realizzate in photoshop. << Come per la mia precedente pittura, anche con questo programma è possibile lavorare su più livelli. Sovrapponendo immagini, aggiungendo e togliendo particolari >>. Nelle opere più recenti tornano, come in un cerchio, il collage e il cut-up. La modella diventa virtuale fata, essere neo-mitologico antropomorfo. Donna tigre dagli occhi verde smeraldo o fanciulla sciamana con il copricapo di gufo. E la figura è inserita in scenari fiabeschi, rovine cambogiane rivestite da un groviglio di radici. Dal fumetto all'olio, fino alla computer grafica. << Mi manca la materia, l'odore, e la pennellata >>, ammette Nobilini, che non nasconde la voglia di ritornare alla pittura. E che continua sempre a sognare, nel buio, la magia del grande schermo.

(Articolo di Francesca Puddu, tratto dalla rivista "MENSILE Bologna" n°3 di Luglio - Agosto 2007)

I principali Maestri d'Arte di Mauro Nobilini sono stati Vasco Bendini, Raffaele Mazzoli, Roberto Moschini, Attilio Foresti, Roberto Costa. Nel 1989 incontra Sai Baba durante un viaggio. Dopo quell'incontro dipinge i volti dei Maestri del Dharma.

Artling Special: MAURO NOBILINI



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ARTLING: Speciale Mauro Nobilini
Sito personale: www.artling.it
e-mail: nobilini@yahoo.it






Nato a Bologna nel 1957 .
I suoi principali Maestri d'Arte:
Vasco Bendini, Raffaele Mazzoli, Roberto Moschini, Attilio Foresti, Roberto Costa.
1978 - Realizza con Federico Saggini "il pasto crudo", fumetto pubblicato su "Cannibale"-Italia e "Charlie Hebdo"- Francia.
Viene introdotto da Filippo Scozzari alla Traum Fabrik dove conosce Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli, riceve preziosi stimoli creativi dal geniale Giampiero Huber.
Giorgio Lavagna, Renato De Maria, Nicola Corona, Roberto "Freak"Antoni, Gianni Castagnoli, sono i volti noti e meno noti di un vortice incontrollabile di energie creative transitati alla fabbrica traumatica.

1979 - Prime polaroid catodiche. Compone"Mobil Song Orchestral".
1980 - Cura la regia di Adapto:Higth Score performance del gruppo SWOP alla galleria Cavour di Bologna (sulla manipolazione dei video games).
1981 - "Popularoid" espone a "Electra Uno" al Palazzo Re Enzo di Bologna. Fonda con Andrea Renzini il gruppo dei "Trasparenti"
1984 - Collabora con vari stilisti di moda (Andrew Mac Kenzie..)
come copy artist ed art work. Galleria d'Arte Moderna di Bologna performance dedicata a Francesca Alinovi. Pubblicazione a fumetti
di copy art su "Frigidaire".
1985 - Insegna all'Istituto Statale d'Arte di Bologna. Inizia una collaborazione artistica con il fotografo Stefano Stagni.
1986 - Come art director pubblica "X" pubblicità sulle riviste internazionali: "The Face", "The Manipulator".
Collabora con la redazione di "Vanity".
1988 - Realizza alcune cover disco. Inizia una ricerca interiore integrata alla pittura. A Milano incontra Chogyal Namkhai Norbu .
1989 - Incontra Sai Baba in India. Dipinge i volti dei Maestri del Dharma.
1993 - Incontra Gurumayi Chidvilasananda e viene presentato al Dipartimento Artistico
di South Fallsbourg di New York.
1994 - Loti immagini e poesie
1995 - Riceve insegnamenti dal pittore e Maestro Dugu Choegyal Rimpoche. Espone al Museo Ken Damy di Brescia
e alla Basilica di San Miniato al Monte di Firenze.
1996 - Prima stesura del romanzo "Il canto di loto"
2000 - Mostra personale antologica allo Studio Ercolani di Bologna(Curatore Franco Berardi BIFO). Viene iniziato alla magia di Adobe Photoshop da Paolo Bernardini di Yellow Studio.
2001 - "LING-KU" prime opere in computer art (Adobe Photoshop) pubblicate nelle web pagine di Cyber Pisa, Tiscali Photogallery.
2002 - E' presente in Artphotogallery di Villa dei Miti. Crea il sito personale in Freeweb di SuperEva arte-mia di ARTLING come web master grazie ai preziosi consigli di Alberto Pollastri di Cyber Pisa, Elio Antonucci e Alessandro Porreca della Computer House.
2003 - Realizza www.artling.it sito ufficiale ARTLING Web Gallery.
- Al Paris Texas di Torino, Maria Bruni è curatrice della proiezione di Artling .
2004 - Intervista su "Cina Oggi" portale sulla Cina. Ling Calendary 2005 > articolo portale
Verso Oriente
2005 - Vince il I° premio per la categoria "computer grafica" del quinto concorso internazionale "18x24" di grafica, computer grafica, disegno e pittura, organizzato dal Circolo Artistico in Jesolo Lido di Venezia
2006 - è presente in Hype Gallery di Amsterdam old Post CS Building.
- Pubblica sul Magazine "TRICYCLE" the buddhist review by New York - Winter 2006 - Awakening to the dream: Namkhai Norbu painting.
- Il ritorno di Nembo Kid II.
2007 / 2008 - Pubblica le derive digitali di Ma-Tango su artling. 2007 / 2008 - Pubblica su www.crumbette.com
2008 - Anticipazioni di Ma-Tango in My Friends nel sito ufficiale di DJ Francesco www.francescofacchinetti.it.
- Maria's Pictures Photoshop.
- In dicembre pubblica le prime Astro Maurobooth e Rain Model Pictures su Facebook
2009 - Su Facebook Yunn Model Pictures Photoshop; Amber Model Pictures Photoshop; Kittie Kat Pictures Photoshop .
- Mauro's Quicksilver Picture Photoshop.

2010 - Mauro's Crab Pohtoshop.
- Mine Comics




OLD > CARTOON
Primi passi di corsa
animation Flash MX



Photoshop booth
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Ma-Tango 2 Gattaloka Derive digitali

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Artling Special: MAURO NOBILINI
DVD Ling-Ku send for LING - 23 May 2007


My art for LING with Love - IMG Models New York I have send DVD for avion post dedicated to Ling Tan Mang




 




Mauro Nobilini
e-mail: nobilini@yahoo.it



Testo critico


Se si naviga e si apre il sito internet di Mauro Nobilini
la prima cosa che si vede sono le 76 pitture dedicate a Ling, cioè arte digitale.
Qui Nobilini gioca. Tra le 76 immagini ve ne sono di intense,
di scherzose, di surreali, quasi tutte.
Ma quello che interessa maggiormente è la pittura di questo artista.
In questo il suo percorso si è svolto in coerenza ai principi di uno spiritualismo di matrice asiatica.
Nel suo studio di Bologna campeggiano i ritratti ad olio di personaggi noti a chi si è immerso nel misticismo indiano e cambogiano.
Questi nomi, Muktananda, Saktiphat, Sai Baba, Nityananda e altri ancora, non dicono molto a tanti occidentali, ma sono interessanti per chi è
alla ricerca della saggezza, dell'equilibrio e del mistero dell'esistenza dell'uomo.
In un dipinto sviluppato in orizzontale dal titolo "La visione" egli pone due figure, una in primo piano e la seconda più in lontananza,
a figura intera, su uno sfondo gelido di montagne himalaiane.
Tale visione, sembra voler dire, dunque è questione di purezza, di forza, di capacità ad affrontare difficoltà estreme,
alle massime altitudini dove tutto è freddo intenso e silenzio.
Un secondo lavoro, El Ling Crystal (1997) è invece un grande lavoro (133x104) che rappresenta una ragazza la cui pelle è istoriata
dal drago a due teste.
Ha in mano una grossa perla, alla sua sinistra vi è una radice di dimensioni giganti che abbraccia un tempio molto noto agli asiatici, il Tà Som.
Sotto le radici si vede il volto del Buddha della guarigione.

Mentre agli esordi la pittura di Nobilini poteva essere classificata dentro l'area pop, vissuta senza problematiche introspezioni,
oggi nei ritratti si nota una cura per la resa delle espressioni psicologiche, tale da impreziosire la sua opera.
Se si prende ad esempio il secondo ritratto di Saktiphat, ne esistono infatti due versioni,
si noterà come tutto lo sforzo del pittore è concentrato nella resa degli occhi, nel tentativo di rendere per immagine
una scarica di energia mistico-spirituale.
Queste esigenze gli hanno posto alcuni problemi di tecnica della pittura,
risolti con il ricorso alle velature sucessive, metodo già praticato nelle botteghe dei Maestri antichi; egli ora lo controlla con una certa disinvoltura.

Alcuni di questi ritratti sono un buon esempio di come la rappresentazione del volto umano sia una difficoltà risolvibile non solo tramite mezzi tecnici,
ma con intervento interiore, nel presupposto dell'abbandono degli stereotipi realistico-magici e il sopravvento di una spiritualità.
La pittura di Nobilini mi era talvolta arrivata come inno alla fascinazione dell'immagine del volto umano, ma anche come prossima a una visualità tipica del cinema.
In questo senso il suo caso, proprio la contiguità con il cinema, lo aveva caratterizzato sottolineandone un tentativo di originalità.
Il protagonismo del volto umano, primaria esigenza in Nobilini, ci sollecita come icona interrogante: che cos'è importante in questi volti,
ci si chiede mentre li osserviamo sulla tela?
Forse è lo sguardo; oppure è altro, il tono generale, forse i particolari.
Sta di fatto che il ritratto ha fascino. E noi non sappiamo perchè.
Questa icona interrogante che Nobilini ha costruito è proprio un'interrogazione continua.
E quindi si lega ad un'altra basilare interrogazione di fondo,
l'interrogazione dell'uomo sulle ragioni del suo mistero.
Nel "Loti arcobaleno" del 1997, forse rappresentazione del desiderio maschile verso la donna,
il ritratto di Emmanuelle Béart, la diva francese,
ci guarda e ci lancia il suo messaggio di esca all'innamoramento.
Una versione rinnovata della "femme fatale".
Nobilini l'ha voluta dipingere con un fare sciolto e felice, nel quale però
le lusinghe si legano alla paura, la bellezza scatenante del volto si confonde con il misterioso, inquietante paesaggio,
una promessa di felicità solo intravista e che si instaura nell'inquietudine.

Miro Bini (18 dicembre 2006)



Presentazione

Mi chiamo Nobilini, Mauro Nobilini... come presentare la "mia" arte,
il "mio" 32° anno di presenza nel fare non fare arte?
Dal fumetto alla pittura, dalla copy art alle polaroid,
dalla poesia all'arte digitale il passo è diretto con varietà di stile,
con sguardo a passo uno al desiderato magico raggio luminoso del cinema.
Arte come desiderio, passione, yoga del pennello danzante, unione mistica,
magica, misterica, esoterica, erotica o semplicemente amore nel sorriso dello sguardo...

Mauro Nobilini (10 gennaio 2010)

 


AGOSTO 2006
FLASH ART

NEW LETTER

Mauro Nobilini born in 1957 in Bologna.
He begins with comics balloons on the Cannibale and Charlie Hebdo
in 1979, and realizes images (from Frigidaire, Vogue, Donna, Vanity,
The Face) for fashion and music publications.
Simultaneously it begins the artistic activity like photographer
and painter. He exhibits in 1995 in the Museum Ken Damy of Brescia
and in the Basilica of San Miniato in Florence ecc..
In 2000 anthological personal exhibition in the Studio Ercolani
of Bologna. From 2001 Ling-Ku pictures, first works in computer art.
In 2002 he realizes as web master the personal site ARTLING - SuperEva.it.
Balloons, paints, photography, computer art, television,
cinema and eastern philosophies integrate themselves in the alchimia
of the artistic works.
In 2003 the official site ARTLING Web Gallery by Mauro Nobilini.
In 2005, he won the first prize for "computer art"
of 5th international Competition "18x24" of the
Circolo Artistico di Jesolo Lido di Venezia.
In 2006 exhibition in the Hype Gallery in Amsterdam at the old Post CS Building.
Magazine "TRICYCLE" the buddhist review by New York
Winter 2006 - Awakening to the dream: Namkhai Norbu painting.
Cartoon "corricorri" short animation in Flash MX.
2007 / 2008 - Ma-Tango by artling. 2007 / 2008 - Comic to www.crumbette.com
2008 - Ma-Tango pictures present to My Friends site web by DJ Francesco
- Maria's Pictures Photoshop.
- Premiere Astro Mauro-booth e Rain Model Pictures in Facebook
2009 - In Facebook Yunn Model Pictures Photoshop;
Amber Model Pictures Photoshop;
Kittie Kat Pictures Photoshop - Mauro's Quicksilver Picture Photoshop.



INTERVENTI
1980 - "ISOLE DEL SUONO" Gruppo Superfluo - Mobil Song Orchestral di Mobil Ohmbra Pzza S. Stefano di Bologna
- AUTOMATA/ADAPTO HIGH SCORE - Teatro di strada: performance del gruppo Swop alla Galleria Cavour di Bologna
1981 - STUPID SET in concerto - Proiezioni dia/negative - Cineteatro Firenze
- GAME OVER Electronic sound - spettacolo

Esposizioni in Italia:
MOSTRE COLLETTIVE
1981 - ELECTRA UNO Festival per i fantasmi del futuro: Popularoid di Mobil Ohmbra
La televisione guardata dalla polaroid - Palazzo Re Enzo di Bologna
1984 - "ARTE DI FRONTIERA" Performance alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna
- SUPERFICIAL ART Trittico Mio Mao Mio Ubu Mio Pan - Collegio Universitario Torino
- "BALLO NON SOLO" Meeting delle arti visive a cura di Roberto D'Agostino - Foro Italico di Roma
1985 - "NUOVE TENDENZE IN ITALIA" Mulino Felyes - Torino
- "NUOVE TENDENZE IN ITALIA" TOPIA - Bologna
1987 - "EMERGENZE" Galleria Neon - Bologna
1988 - " 13 ? 13 News - Modena
1989 - LECTURA DANTIS" Unicorn Pictures - Bologna
1993 - "CIRCOLO ARTISTICO" Bologna
1994 - "IL VOLTONE" Palazzo Re Enzo II Manifestazione benefica - Bologna
1995 - "FOTOCOPIE ITALIANE" Copy Art al Museo Ken Damy di Brescia
- "L'ARTE SPIRITUALE" Basilica di San Miniato al Monte - Firenze
1997 - L'ALIANTE Libreria esoterica - Firenze
1999 - MOSTRA PERSONALE DI PITTURA Corte Comunale di San Lazzaro di Savena
- Il VOLTONE rassegna benefica - Monzuno
- MOSTRA FOTOGRAFICA E DI PITTURA Corte Comunale di San Lazzaro di Savena
- Il VOLTONE III rassegna artistica benefica - Cortile dell'Archiginnasio di Bologna.
2000 - ANTOLOGICA di Mauro Nobilini - Studio Ercolani di Bologna
- 5 STAGIONI - Studio Ercolani di Bologna.
2003 - ARTLING aperitivo stereofonico - Proiezione del sito ARTLING al Paris Texas di Torino
2005 - "18x24"quinto concorso internazionale di grafica, computer grafica, disegno e pittura, organizzato
dal Circolo Artistico in Jesolo Lido di Venezia
2006 - HYPE - 8th of April "Hype Gallery" in Amsterdam at the old Post CS Building.


Pubblicazioni a fumetti:
Il Cannibale (Italia), Charlie Ebdo (Francia), Frigidaire (Italia), Mongolfiera (Italia)

Titoli pubblicati :
Il pasto crudo, Testa di morto, La salma trafugata, Amore solubile, DNA agent.



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Art work Pubblicazioni di moda:
DONNA (Italia), VOGUE Donna (Italia), VANITY (Italia), PER Lei (Italia),
THE FACE (Inghilterra), THE MANIPULATOR (Germania).

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