ARTLING Ospite Speciale: > MARCELLO JORI

Site web: www.marcellojori.it
e-mail: marcellojori@gmail.com
©Copyright 2004 Marcello Jori

"Un velo cangiante
di desiderio

premeva sotto la mia pelle
tanto che fili di luce

uscivano dai pori
sottoforma di raggi

e tu vedevi aurore
o tramonti

e io sapevo
se nascere o morire"

Marcello Jori

Andrea Pazienza mi presentò Marcello al "caffè degli artisti"
ex caffè del teatro di Bologna, erano gli anni '80...

Come descrivere Jori ora:
una presenza dall'aspetto giovanile, la quale sta con grande abilità (punta del piede)
sul monte dell'inconscio, giocando con grande destrezza con diversi strumenti d'arte
che lo circondano, le caviglie sono attorniate da un paio di ali mercuriali
che bilanciano l'equilibrio instabile nel caos in divenire, sospensione tesa
all'estasi esagerata. La testa è coronata da un turbante con due serpenti
spiraleggianti che si aprono per formare un simbolo alato ovvero l'occhio di Oro.
Jori è l'uomo di lettere e artista eclettico, professionista affermato,
il mago nel mondo fisico, sa cosa volere e come agire di conseguenza, è l'individuo
di genio specchio della creazione, si compiace come mercurio nel ruolo di un piccolo
dio che ridisegna la CREAZIONE ORIGINARIA e ravviva con faccia estasiata e scaltra
la magia dell'arte in "le città meravigliose degli artisti straordinari"
in mari e foreste di cristalli, pietre preziose e incantesimi...
In una sorte di schizofrenia controllata la sua arte appare come un cristallo poliedrico
multifaccie, un vero e falso "straordinario viaggio del mondo".
Si può affermare che dove gli schizofrenici annegano, Jori nuota
con estrema abilità poetica nei mari di cristalli incantati, cristalli sognanti,
elestiali, cristalli maestri che hanno sussurrato incorporee e silenti conoscenze
esoteriche all'anima fanciulla dello Jori Marcellino, quando ancora collezionava
minerali e cristalli d'ametista dall'energia equilibrante.

Non è forse il mago, l'uomo di genio sulla punta del piede in equilibrio estremo
sul confine della follia?
In Jori tutto diventa poeticamente possibile, in poche parole il mondo impazzisce,
e sopratutto questo prestigiatore "mago" balla in alto sulla sua fune con la gioia pazza
per il caos da lui causato, che allo stesso tempo è la pienezza della vita dinamico creativa,
così dall'estremo narcisismo Jori ruota su sè stesso in una folle estatica danza sciamanica
invocando il suo antico lignaggio di avi dell'eterna città immortale dell'arte, in nome
di un suo antico smembramento sulla stella pentacolo magico dove si è suggellato
il legame insolubile con gli eterni Picasso, Ernst, Klee...
Dalle Joriche cronache:
"...comincio a lavorare sui volti degli artisti da leggenda. Quelli emozionanti!
Li possiedo proprio fisicamente: metto pezzi del mio viso su quello di Picasso,
o la bocca di Klee al posto della mia, realizzando puzzle fotografici.
Così tanto per entrare nella storia dell'arte da subito. Per me il corpo di Picasso
aveva lo stesso valore dei suoi quadri. Mi piaceva manipolare allo stesso modo
corpi di artisti e loro opere, una specie di barone Frankenstein. Mi sembrava di riattaccare
i corpi alle anime..." (M.J.)
Fino ai suoi contemporanei di "le città meravigliose degli artisti straordinari"...
Ecco J-ORI dalla J sigla dei primi suoi fumetti di Minus alle dorature, così "ballava inciampando"
quasi come in una vorticosa, ipnotica danza derviscia, come in un fiume di ispirazione creativa
alla ricerca dell'unità e dell'equilibrio, investito dalla missione dell'arte
si fa anche predicatore della vita degli antichi e nuovi supereroi artisti da leggenda.

Non sarei stupito di entrare nello studio Jorico, e ritrovare il Marcello fra polveri di diamante,
intento a scolpire ponti di arcobaleno in brillanti riflessi variopinti...
Forse le sue ossa d'artista riveleranno ai posteri, con estremo stupore, la straordinaria
presenza di cristalli parlanti, dal messaggio d'amore senza principio ne fine:
"TI AMO, TI ADORO... Ricordati amore, nella prossima vita ci vediamo qui"
(Presentazione di Mauro Nobilini - 22 ottobre 2004)

 

 

''...l'arte di Marcello Jori suggerisce l'idea dell'enigma labirintico,
il luogo dell'incertezza e del dubbio, della casualità e dell'istintività,
del ragionamento e dell'inganno, della deriva e dell'abbandono.
La sua ricerca indossa la maschera dell'ingenuità infantile e della semplicità
narrativa ma sotto tale costume si riconosce l'impegno di una ricerca che non ha mai smesso
di indagare sul rapporto fra i linguaggi artistici, sulle loro declinazioni, sulle loro derive...''
Danilo Eccher Neve di Mare aprile 2004

''...perchè Marcello Jori è un artista barocco. Sente la pulsione intima del rincorrere un punto
d'equilibrio che sa di dover non incontrare mai. E questo punto lo fa rincorrere
fra un linguaggio e l'altro. E' il caos l'unico dato costante del suo lavoro.
Non un banale caos caotico, ovviamente. Un caos in divenire, un crollo annunciabile
visto come destino possibile d'un percorso verso l'eternità...''
Philippe Daverio Metodologia del caos settembre 2004

 

MARCELLO JORI
Biografia:

Marcello Jori è nato a Merano il 12 dicembre 1951. Vive e lavora a Bologna.
Jori dopo la laurea al DAMS inizia nel 1977 la sua attività di artista,
che lo porterà ad esporre in gallerie e musei nazionali ed esteri.
Dalla metà degli anni Settanta Jori muove i primi passi prendendo l'avvio da certe
premesse concettuali, ma subito se ne distacca per violarne lucidamente gli aspetti più freddi
ed austeri nel tentativo di infondere all'opera d'arte una nuova linfa vitale.
Si tratta di lavori fotografici dove egli interviene su alcuni capolavori del passato
interpretandoli testualmente: l'arte viene in tal modo restituita al mondo,
l'artista "ridà corpo" ai quadri e ne prende possesso facendoli ritornare veri.
E così accade che un dipinto astratto che evoca il tramonto venga esposto alla luce
ed ai colori di un reale tramonto ("Tramonto sul mare" sul mare al tramonto, 1976).
Nel 1979 Jori si ritrae in cima ad una scala nell'atto di dipingere la caduta dell'angelo,
opera a contatto celeste, che segna una svolta nel suo percorso artistico, ed è animato
da una nuova vivacità espressiva che lo accompagnerà per tutto il decennio successivo.
E' in questa fase che l'esperienza della pittura diviene centrale nella sua evoluzione creativa:
sono gli anni delle "scritture", vorticose e fluttuanti parole sospese tra lo spazio fisico
e quello mentale dell'artista. Parole che vengono, poi, ingabbiate negli edifici policromi
dei "Teatrini", sgargianti architetture in movimento che preludono ai volumi delle successive
serie dei "cristalli" e delle "gioie", piccole geometrie incantate e caleidoscopiche.
Testimoni della memoria, esse danno forma, nella loro levità, a un mondo di sogno e di magia.
E sono ancora il cristallo e la scrittura che ritornano, graffianti e nervosi, a scalfire
la superficie dei "mari" di gesso; le opere si animano di un movimento tempestoso
che pare catturare e al contempo restituirci frasi liriche.

Inoltre, persegue, fin dagli inizi della sua attività, un progetto di arte totale che oggi
lo porta a rivestire una posizione di grande attualità nella definizione dell'eclettismo
della fine dell'ultimo secolo. Tra gli eventi principali della sua carriera artistica,
è bene ricordare la partecipazione a due Biennali di Venezia (1982 e 1993),
alla Biennale di Parigi del 1982, nonché alla Quadriennale di Roma nel 1986 e nel 1996.
Da oltre un ventennio tiene mostre in gallerie e musei nazionali ed internazionali
(Studio Morra, Galleria Trisorio Napoli, Galleria d'Arte Moderna Roma, Studio Marconi Milano,
Hayward Gallery Londra, Kunstverein Francoforte, Holly Solomon New York,
Galleria Civica d'Arte Contemporanea Trento, Castel Sant' Elmo Napoli,
Galleria d'Arte Moderna Bologna).

Jori Protagonista della scena artistica italiana, pubblica su Vogue e Vanity (Condè Nast)
illustrazioni di moda.
Irresistibilmente attratto dal fumetto, che vede come luogo
di giochi proibiti comincia a pubblicare in incognita dalla fine degli anni Settanta anche
storie a fumetti su «Linus» poi su «Alter», nel 1982 è tra i fondatori del gruppo «Valvoline» con Igort,
Carpinteri, Mattotti, Kramsky, Burns, Brolli e Mattioli ed entra a far parte, con
Mattiolí, Liberatore, Tamburini, Nobilini, Scozzari e Pazienza, del cosiddetto
«Nuovo fumetto italiano» con «Frigidaire» in Italia e all’estero con «Echo des Savanes» in Francia.
Divertitosi abbastanza, decide di smettere con il fumetto a metà degli anni '80,
ma al dischiudersi dei'90 arrivano i giapponesi, che gli propongono una sfida irrinunciabile:
la grande comunicazione, essere comprensibile a tutti in tutti i paesi del mondo.
Così dal 1992 al 1998 pubblica in esclusiva per la casa editrice giapponese Kodansha.
Nel 1996, complice Oreste del Buono, pubblica il primo libro come scrittore per la Casa Editrice
Baldini e Castoldi, "Il giornalino di Gigi Tempesta" che è stato ristampato in una versione
per le scuole da Elemond.
Nello stesso anno pubblica il libro "La Città Meravigliosa degli artisti straordinari"
insieme con Stefano Benni e Alessandro Mendini (Edizioni CHARTA) seguito da una mostra personale
al Palazzo Comunale di Siena. Sempre nel 1996 realizza per Vasco Rossi la scenografia
di "Rock sotto l'assedio", concerto tenuto nel mese di luglio allo stadio San Siro di Milano.
Nel mese di marzo del 2000 esce per Mondadori il suo romanzo "Nonna Picassa".
Del 2002 sono gli ori della maturità, del tempo eterno di Jori: "...nei quadri d'oro
faccio passare solo quello che dei miei averi, ritengo degno di restare: le gioie d'oro,
la scrittura d'oro, le case rovesciate d'oro, i cieli d'oro...Una specie di promozione,
per alcune opere, alla categoria... "et in secula seculorum"

Principali Mostre Collettive:

1977 "il quadro nel quadro" a cura di Francesco Poli, Torino;
1978 "11 Settimana della Performance" Museo d'Arte Moderna, Bologna;
1978 Galleria Peccolo a cura di Massimo Carboni, Livorno;
1978 "Le figure del tempo" a cura di P.G.Castagnoli Galleria De' Foscherari, Bologna;
1980 "1 Nuovi Nuovi" a cura di R. Barilli Galleria d'Arte Moderna, Bologna;
1980 "The ltalian Wave" a cura di F Alinovi, Gall. Holly Solomon, New York;
1980 "7 Juin" a cura di F. Salvadori Centre d'Art Contemporain, Ginevra;
1980 "Arte e Critica" a cura di I. Panicelli Galleria Comunale d'Arte Moderna,Roma;
1980 "Ut Pictura Poesis" a cura di I.Mussa M.Bandini Pinacoteca di Ravenna;
1981 "Enciclopedia" Il Magico-primario in Europa a cura di Fiavio Caroli, Galleria Civica di Modena;
1981 "Razionale Decorativo" a cura di R.Lambarelli, Torino;
1981 "La Qualità" a cura di Alinovi, Barilli, Daolio Padiglione d'Arte Contemporanea,
Parco Massari, Ferrara; Galleria Civica Suzzara;
1981 "Aliofre Barroco" a cura di D. Paparoni, Palazzo Ducezio, Noto Siracusa;
1981 "La Frase e il Discorso" a cura di Loredana Parmesani, Cortina d'Ampezzo;
1981 "Bestiario" a cura di S.Sinisi, Palazzo Mazzancolli, Terni;
1982 "Due generazioni a confronto"a cura di Maurizio Calvesi ,
S.Lux, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma,
1982 XIII Biennale di Parigi, Parigi;
1982 "Registrazione di frequenze" a cura di F. Alinovi Galleria d'Arte Moderna di Bologna;
1982 Biennale di Venezia, Padiglione italiano
1982 "Arte Italiana 1960-1982" Hayward Gallery, Londra;
1983 "L'informale in Italia a cura di R.Barilli, F.Solmi,
presentazione di R.Daolio, Galleria d'Arte Moderna, Bologna;
1983 "Una Generazione Postmoderna" a cura di R.Barilli, Palazzo delle Esposizioni, Roma;
1983 "Una Generazione Postmoderna" a cura di R. Barilli, Palazzo Bianco, Genova;
1983 "Critica ad Arte - Panorama della post-critica"
a cura di A. Bonito Oliva, Palazzo Lanfranchi, Pisa;
1983 "Senza Tema" "Galleria la Città" Verona:
1984 Iconici Aniconici" a cura di R. Barilli Museo Civico, Reggio Emilia;
1984 "Arte italiana 1960-1980" a cura di A.C.Quintavalle,
collezione permanente Banca Commerciale Italiana, New York;
1984 Biennale di Milano;
1984 "De Via Aemilia" Ca'Vendramin Calergi Venezia - Parco Massari Ferrara;
1985 Paesaggio & Paesaggio", Palazzo Ducale, Mantova;
1985 "Anni Ottanta" a cura di R.Barilli, F.Caroli, A.Fanti,
E.Grassi, e G.Rossi, Galleria d'Arte Moderna Bologna, Imola, Rimini , Ravenna;
1986 "1970-1985 Aspecte der ltalienischen Kunst" a cura di R.Barilli,
F.Caroli, e C.Pozzati, Frankfurter Kunstverein - Frankfurt am Mein;
Berlin: Hannover; Bregenz; Wien;
1986 XI Quadriennale, Palazzo dei Congressi, Roma;
1986 Haus am Valdsee - Berlino;
1986 Kunstverein - Hannover;
1986 Kunstverein - Bregenz;
1986 Hochschule f. Argewandte Kunst - Wien;
1986 "l'acquerello gigante" Galleria de' Foscherari , Bologna;
1986 'Fabula" a cura di L.Mereghelli Studio Nazzari, Parma;
1986 "Paesaggio senza territorio" a cura di V.Sgarbi, Castello della Mesola;
1986 "Gli Iconici" a cura di R.Barilli, Holly Solomon, New York;
1987 "Arte e Computer" a cura di R.Barilli, Rotonda della Besana Milano;
1987 "Depositi e Acquisizioni" Galleria d'Arte Moderna, Bologna;
1988 "Arte Bicipite" Tempio Civico S.Anna, Borgo Valsugana;
1989 "Artisti Italiani Oggi" Museo de Arte Italiana, Lima;
1991 "Collezione trentine di Arte Contemporanea" Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento;
1992 "Psyco" a cura di C.Leigh, A.Dannat, D.Kuspit - Kunst Hall, New York;
1993 "Art is Life" a cura di F.Piqué, Museo dell'automobile, Torino;
1994 "Art is Life" a cura di F.Piqué, Ministère des Affaires Culturel
les, Luxembourg; Sotheby's, London; PMMK Museum, Ostencle;
Sotheby's, Palazzo Broggi, Milano;
1994 "Slittamenti" Biennale di Venezia, a cura di C. Leigh;
1995 "I Nuovi Nuovi: nascita e sviluppo di una situazione post - moderna,
a cura di R.Barilli e R.Daolio, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino;
1996 Quadriennale, Roma;
1997 Universarte, Università di Bologna;
1998 "La Citazione" a cura di R.Barilli, Palazzo Crepadona, Belluno;
1998 "La Citazione" a cura di R.Barilli, Galleria Civica Cortina, Cortina d'Arripezzo;
1998 "La Collezione Ideale" a cura di V.Cohen, Galleria Civica d'Arte Moderna, Trento;
1998 Nuove acquisizioni, Galleria d'Arte Moderna, Bologna;
1998 "Arte Italiana-Ultimi 40 anni"Galleria d'Arte Moderna,Bologna;
2002 "Effimera" a cura di Peter Weiermair Villa delle Rose Bologna
2002 "Sconfinamenti" a cura di Maurizio Sciaccaluga Castello di Spezzano
2004 "Ad arte" Mart Rovereto;
2004 "Brillant" Kunst museum Merano.

2005 "Sul filo della lana" a cura di Philippe Daverio, Biella
Galleria Saraie, Berlino
"Ovalitudine", spazio espositivo “Le Ciminiere”, Catania
2006 "Sound zero" a cura di Valerio Dehò, Kunst Meran Merano Arte
Premio Michetti 2006 Francavilla a Mare
"Voi (non) siete qui," a cura di O.Calabrese e M.Bettini, Le acciaierie, Bergamo
"Cuore di Pietra" a cura di M.Sciaccaluga, Mole Vanvitelliana, Ancona
"Opening" a cura di B. Buscaroli, galleria L.I.B.R.A., Catania
2007 "Children’s corner", a cura di V. Dehò, Merano, Kunst Meran
"Quarant’anni di arte in Italia", a cura di V. Sgarbi, Palazzo Reale, Milano
"Les fleurs du mal", a cura di Danilo Eccher, Arcos Museo d’Arte Contemporanea Sannio, Benevento
"Generazione astratta" a cura di B. Buscaroli, spazio espositivo “Le ciminiere” Catania
2008 La collezione. Focus on contemporary italian art, MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna
"Linea aniconica", galleria L.I.B.R.A., Ragusa
"Nuove-nuove icone per il nostro tempo" Zonca&Zonca arte contemporanea, Milano, a cura di Renato Barilli
2009 "Fragile, handle with care", Castello di Spezzano, Modena
"Contemplazioni. Bellezza e tradizione del Nuovo nella pittura italiana contemporanea".
Castel Sismono e Palazzo del Podestà, Rimini, a cura di Alberto Agazzani.
"Abstracta: Carboni, Floreani, Jori, Manfredini", galleria L.I.B.R.A. Catania.

 

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