Indice tavole:
La
salma trafugata (Kim Cosmo)
GHOSTFOX 1984-1986
STORY E COPY
ART di Mauro Nobilini
Alvise Renzini ed Andrea Renzini interpretano Kim Cosmo - Le foto di Kim sono
di Stefano Stagni - Franco Berardi (BIFO) revisore dei testi - Aiuto cromatico
(tav.3-4) di Magda Ticca - Si ringrazia per la cortese collaborazione: Elio Antonucci, Daniela
Fiorini, Anna Rosati, Cinzia Pinelli, Maria Toma, Lorenzo Baraldi, Bob Castelli,
Giampiero Huber, Fabio Polvani, Studio Serrapica, Studio Archetipo, Giampiero
Varetti, Alberto Pollastri di Cyber Pisa. L'opera è dedicata a : William Burroughs,
Jean E.Charon, Joh Bloffeld, Francesca Alinovi, G.W. Pabst, Stanley Kubrick's,
Wim Wenders, Louise Brooks, Fredrick Forrest, Malcom Mc Dowell, Kier Dulea,
Alfred Hitchcock, Daniela Facchinato, Mariuccia Casadio, Laura Casini, Tan
Mang Ling e Debora Grazia.
PRESENTAZIONE
La salma trafugata
Puzzles.
Tessere volanti di mosaici cosmici che sincronicamente
compongono storie, vite, relazioni. Caleidoscopi in continua trasformazione,
particelle subatomiche scambiano informazione come sinapsi cerebrali. Clickety
clickety clickety clik, oltre il tempo e lo spazio, in un buco nero porta galattica
(ma dove porta?), le immagini di Kim Cosmo rivivono una nuova storia arricchita
da significati legati alle “vite precedenti”: fotogrammi di ex films si reincarnano
in nuove storie trasmigrando da medium a medium, da cinema a fumetto, sono dunque
reincartazioni più che reincarnazioni. Portano con loro il senso, l’esperienza
della vita precedente, ma la nuova narrazione, “la salma trafugata”, apre le
immagini ad un senso inconsueto, diagonale, come simboleggia il tarocco numero
13, la morte appunto, che trasforma e rinnova. Uno straordinario messaggio attraversa
l’avventura di Kim: è la sintesi, l’integrazione totale tra stili, culture,
miti, periodi storici, scienze e narrazioni. Ci si può porre di fronte all’esistenza
in modo disgregante o unificante; entrambe le categorie costituiscono un continuum
nell’esperienza individuale e collettiva. L’attuale psichiatria considera malattia
la corrispondenza con la prima (dissociazione, alienazione, disintegrazione);
mentre la seconda categoria appartiene al concetto di salute (associazione,
fusione, integrazione). In questo senso “la salma trafugata” compie la sua “sana”
alchimia, fonde ciò che è molteplice in ciò che è unico, il “due” in “uno”,
creando così il terzo elemento, il “figlio”,totalmente diverso, mantenendo al
tempo stesso le caratteristiche, le suggestioni,le emozioni degli elementi iniziali.
Una lucida critica dal tono profetico, quasi orwelliano, come un fendente che
squarcia il buio di questi tempi, si insinua nella coscienza del lettore sin
dalle prime tavole. La voce narrante ammonisce ironicamente in Kim l’imperdonabile
dedizione alla pratica sovversiva di pensare: “Col tempo imparerà forse che
la gente non viene educata a tacere su ciò che sa, ma viene educata a non capire”.Ed
allora, si comprende come solo chi coltivi “l’intollerabile vizietto” del ragionare
e del meditare, del curiosare e del conoscere, possa al fine eludere la maledizione
occulta di Yum Kax e portare in salvo la gioiosa Lou Lu volando con lei nelle
terre delle Dakini… (come specifica M.N. Mobil Ohmbra 2002). La caratteristica
che rende quest’opera ancor più “monolitica”, per citare il tema Kubrickiano,
è che l’effetto sincronico, strane coincidenze apparentemente casuali ma in
rapporto tra loro, oltre ad essere il substrato della storia, ne ha permeato
totalmente anche la stesura stessa che si è “composta” quasi autonomamente utilizzando
Nobilini come strumento utile alla raccolta dei materiali ed alla loro elaborazione,
ma nulla di più. L’opera ispira l’autore per “materializzarsi” su questo piano
esistenziale. Molto ha ancora oggi da dire questo racconto, molti segreti sono
alla luce del giorno, velati solo dalla scarsa conoscenza di chi guarda solo
con gli occhi fisici e non usa l’occhio sapiente dell’immaginazione, della captazione,
dell’intuizione. Allora Iside si svela. E non sarà un caso, come suggerisce
Don Juan a Castaneda, poiché “Nulla accade per caso ad un uomo di conoscenza”.Incroci
mediatici. Strani eventi si trasformano in un perfetto meccanismo da orologio
dove tutto funziona perfettamente, sincreticamente, e nulla è superfluo. Tao
Hitch Cock, alias Hitchcock, docet.Caos galattici dai quali nascono stelle armoniche.
Risonanze infinite. Ckuckety clickety clik. Giampiero Varetti 2002
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Bolognese,
ideologo dei trasparenti e vicino al movimento Enfatista, Mauro Nobilini ha
fatto della tecnica del “cut-up” una vera e propria forma di espressione artistica.
Ecco come e perché. Mauro Nobilini “disegna”, se così si può dire, i suoi fumetti
di copy-art e li espone accanto ai quadri nelle gallerie d’arte. Opera con la
tecnica del cut-up: utilizza frammenti televisivi, immagini ritagliate dalle
riviste di moda. Foto fatte al cinema, e inserisce il tutto in sequenze che
disegnano una storia la cui trama è anchessa costruita con un cut-up letterario.
I testi, sono presi quasi a caso da opere già esistenti e assemblati insieme.
Per il suo fumetto più recente, “La salma trafugata” (KIM COSMO), ha usato ad
esempio opere del misticismo orientale, di William Burroughs, del fisico teorico
Charon e altre ancora, per trarne le frasi che accompagnano le immagini. A loro
volta “rubate” a “2001 Odissea nello spazio”, “Arancia meccanica”, “Chinatown”,
“Lulù” di Pabst, e unite a fotogrammi televisivi, nonché a foto di Hitchcock
in persona che chiudono il tutto. Perché esponi fumetti e non quadri? Le mie
prime emozioni culturali mi sono venute dal fumetto, Eta Beta, per esempio.
Le strip sono la narrazione di un microcosmo che dà stati emozionali macroscopici
nell’età infantile. Le tue citazioni letterarie o filmiche sono sempre evidenti.
Non hai nessun pudore a “copiare”? Il pudore è falso. Il nostro immaginario
è talmente saturo che dobbiamo espellere le immagini memorizzate per poter andare
avanti… Come in una catarsi. Io rompo il messaggio iniziale, lo attraverso trasversalmente
e nella scia che lascio c’è la narrazione di questo passaggio. Si deve capire
che l’immagine è recuperata. E’ insomma arte povera. E l’immagine riproposta
di un film è carica delle emozioni che abbiamo provato vedendola la prima volta
e, in più, di quelle del nuovo contesto in cui è inserita. Ne deriva una sublimazione
dell’immagine. Tratto da “per LUI” n.32 Nov.1985 mensile del gruppo Vogue articolo
di Daniela Facchinato
(…)“Più proiettato in orizzonti scenografico/fantascientifici
è Mauro Nobilini, che comunque parte dal presupposto della distanza inflitta
dalla riproduzione tecnologica e dai mass media al reale. Il suo è dunque un
fumetto sintetico, non disegnato (estremamente fredde erano d’altronde anche
le prove precedenti stese di sua mano), dove la distanza viene resa con l’elettricità
dei colori, la loro piattezza tipicamente xerografica, all’interno di una storia
(Testa di morto) di atmosfera tendenzialmente dark. Con “la salma trafugata”
(Kim cosmo) Nobilini si muove su articolazioni narrative più complesse, e su
riferimenti Simbolici piuttosto diretti, impiegando la xerografia oltre che
per i suoi portati Metaforici anche come interfaccia cartacea per “ridurre”
al fumetto il video, il cinema e la fotografia, dando loro unitarietà.” Tratto
da FOTOCOPIE di Carlo Branzaglia – 1994 Azzurra Editrice
"Ogni fine è un nuovo
inizio" La realtà non è mai come appare quando si attraversa la linea d'ombra
dell'occulto, così come "Il mistero del cadavere scomparso" GHOSTFOX o "La salma
trafugata", si svela nella sua realtà illusoria. Narrano le cronache del folklore
popolare di come Kim Cosmo abbia eluso l'occulta maledizione di Yum Kax portando
in salvo la gioiosa Lou Lu volando con lei nelle terre delle Dakini... M.N.
Mobil Ohmbra 2002
Appendice: "Non annegare nei freddi mari del web, cavalca
anche tu l'onde dei cristalli liquidi. Si surfer argenteo, signore degli arcobaleni
nelle marine valli incantate." M.N. Kumaradevam 2002